
La Cerchia è un’Associazione di veri amici formanti un gruppo storico-culturale di ricerca, rievocazione e ricostruzione storica ed archeologica.
Pur mantenendo un rigido rigore storico e filologico, La Cerchia è anche riconosciuta come una compagnia di spettacolo per l’alto livello di animazione e coinvolgimento che riesce ad esprimere durante le molte manifestazioni che la vedono protagonista. A differenza di altri gruppi esclusivamente specializzati in manovre militari o duelli, La Cerchia si esprime a 360°, rendendosi spettacolare sia durante gli eventi bellici che durante la vita di campo.

Punta di diamante dell’associazione sono le danze tradizionali, frutto di una continua ricerca e un’attenta divulgazione che ha reso famosa La Cerchia sul territorio dell’Italia settentrionale. Oltre alle coreografie di danza utilizzate come spettacolo, i nostri insegnanti e la simpatia di tutti i nostri soci riescono a coinvolgere direttamente il pubblico animando intere piazze con i balli tradizionali (vedasi Canelli CN, Celtica AO e Revello CN in cui siamo riusciti a far danzare contemporaneamente decine e decine di persone).
Particolarmente apprezzabile è la continua animazione espressa al campo storico, dove il tempo pare veramente essersi fermato, riportando il pubblico nel passato.

Addestramento militare, cortigiane che tentano di adescare soldati, improvvise risse fra i soldati a seguito del gioco dei tarocchi o dei dadi, costituiscono uno dei tanti momenti che riescono a catturare l’attenzione del pubblico. Pubblico che volontariamente si presta a partecipare alle attività che proponiamo.

Da citare il minuzioso lavoro per il recupero delle ricette antiche, ricerche che ci permettono di ricreare cene storiche utilizzando tecniche antiche di preparazione del cibo (la cottura in paioli di zuppe ed altre squisite pietanze, la cottura della carne su braciere).
Non ultimo lo spettacolo offerto dal gruppo d’arme, risultato di continui addestramenti nell’uso di picche, spade, fucili ad avancarica. Grazie alla passione per la ricostruzione storica che anima tutti i nostri soci, siamo in grado di poterci presentare sul campo, nelle vesti di un addestrata compagnia di picchieri del XVII secolo o come un plotone di fucilieri del XVIII secolo.
Al fine di poter effettuare correttamente le manovre necessarie a muoversi come unità di soldati sui campi di battaglia, occorre frequentare corsi di addestramento che permettono la padronanza delle tecniche di combattimento utilizzando spade con guardia (tipiche nel combattimento corpo a corpo del 1600), picche (lunghe aste di oltre quattro metri), moschetti ad avancarica con innesco a miccia o a pietra focaia. Sono inoltre tenuti corsi per imparare a suonare i tamburi, strumenti indispensabili per cadenzare il passo di marcia e trasmettere gli ordini sui campi di battaglia. Sono altresì condotti corsi di danze tradizionali.

Il nostro campo è costituito da oltre dieci tende storiche (velario, marquisa, doppio abside, tende truppa e comando), tavoli e panche in legno, treppiedi e suppellettili delle diverse epoche storiche rievocate.
Tante le manifestazioni storiche che ci vedono protagonisti (Groenlo NL, Almansa SP, Canelli AT, Barge CN, Alpignano TO, Taggia IM, Staffarda CN, Nichelino TO, Volvera TO, ecc.). Alcune di queste, in passato, hanno visto la nostra regia.

La Cerchia è parte del Coordinamento rievocazioni storiche 1600-1700 insieme all’Associazione Marsaglia 1693 di Rivoli, il gruppo storico dell’Armata del Duca di Torino, il gruppo storico Desportes di Alpignano ed il gruppo storico Granatieri Brandeburghesi di Pianezza ed altri. Collaboriamo con gruppi di rievocazione storica nazionali ed internazionali, fra i quali citiamo il gruppo storico Pietro Micca della città di Torino, la milizia paesana della città di Grugliasco, il gruppo storico Giovanni De Reges della città di Revello e tanti altri.
Questa è La Cerchia nelle sue attività. L’Associazione nel suo organico è un insieme di veri amici aventi le età più diverse, dai pochi mesi di vita alla terza età. Amici che condividono il loro tempo e il loro impegno nella ricostruzione storica e non solo.
Si ringrazia dell’attenzione